Inchiesta della Gdf di Pavia e del pm della Dda milanese Gianluca Prisco, che oggi ha portato anche ad altre 11 misure cautelari e con al centro le storiche famiglie ‘ndranghetiste, in particolare nei territori a cavallo tra le province di Pavia, Milano e Monza Brianza e nel Torinese.
Rocco Barbaro, 30 anni, arrestato assieme al padre Antonio, 53 anni ed alle 9 persone nell’inchiesta della Gdf di Pavia e del pm della Dda milanese Gianluca Prisco, le accuse vanno dall’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti alla detenzione e porto di armi fino ad una serie di episodi di estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Al centro le storiche famiglie ‘ndranghetiste originarie di Platì (Reggio Calabria) e radicatesi nel Nord Italia, in particolare nei territori a cavallo tra le province di Pavia, Milano e Monza Brianza e nel Torinese. E in questo quadro si inseriscono le intercettazioni, con frasi intimidatorie, contenute nell’ordinanza di oltre 100 pagine firmata dal gip Raffaella Mascarino.«Vedi che ti ammazzo». Le minacce per un debito di droga. Il 12 dicembre 2019, si legge, Rocco Barbaro si recò a casa di un persona per riscuotere «un credito» da 20mila euro su una “partita” di droga e «iniziava a suonare il clacson e chiamarlo a gran voce» e, dato che il debitore non scendeva perché «intimorito», con uno «stratagemma riusciva ad entrare nell’abitazione e lo minacciava e dopo aver poggiato la pistola sul tavolo, dicendo “vedi non voglio arrivare a questo…ma tu mi stai portando a queste conseguenze… tu non devi rompere le scatole … vedi che ti ammazzo, come ai cani ti ammazzo”».
Gli indagati
In carcere
Antonio Barbaro, Platì 1969;
Rocco Barbaro, Locri 1992;
Andrea Barbieri, Pavia 1976;
Francesco Antonio Cannata, Pizzo 1959;
Michele Cannata, Vibo Valentia 1981;
Mauro De Benedetto, Francoforte 1971;
Antonio Santo Perre, Locri 1989;
Domenico Sergi, Platì 1972.
Arresti domiciliari
Gianluca Infede, Torino 1972;
Domenico Rotella, Tiriolo 1965;
Ferdinando Matteo Sanfilippo, Milano 1971;
Franco Violi, Volpiano 1967;
Giuseppe Violi, Reggio Calabria 1992.
Obbligo di dimora
Domenico Mario Paladino, Albidona 1974.
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Maria Loreta Molluso, Locri 1998;
Luca De Giorgio, Rho 1983;
Pasquale De Giorgio, Oppido Mamertina 1958.