L’Università Mediterranea ha inaugurato l’Anno Accademico 2024/2025 con il conferimento della Laurea Honoris Causa in Scienze Forestali e Ambientali ad Alberto Angela: “Le immatricolazioni alla Mediterranea stanno crescendo. Nell’anno in corso l’aumento supera il 5%. È un dato che può ancora migliorare, considerato che le iscrizioni sono ancora aperte.”
L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose, e di tutte le componenti accademiche, ha inaugurato il proprio Anno Accademico 2024/25. La cerimonia di inaugurazione è stata impreziosita dal conferimento dellaLaurea Magistrale Honoris Causa in Scienze Forestali e Ambientali ad Alberto Angela. Nel suo intervento di apertura il Rettore Giuseppe Zimbalatti, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti, ha presentato la annuale relazione generale sullo stato e sulle prospettive dell’Ateneo. Di seguito alcuni significativi passaggi.
“È stato un anno di intenso lavoro, ma anche di soddisfazioni, in cui sono stati ottenuti risultati, a volte superiori alle attese, anche se le cose da fare sono ancora tantissime. Il tutto è stato possibile grazie all’impegno della comunità accademica, che lavora motivata e coesa sugli obiettivi dell’Ateneo ed ha rivolto un sentito ringraziamento alla struttura amministrativa, a tutti i componenti degli organi di governo e gestione (Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Revisori, Consiglio degli Studenti, Nucleo di Valutazione, Presidio di Qualità, CUG, Cus, RUS, Scuola di Dottorato) ai Prorettori ed ai Delegati”.
Le immatricolazioni alla Mediterranea stanno crescendo. Nell’anno in corso l’aumento supera il 5%. È un dato che può ancora migliorare, considerato che le iscrizioni sono ancora aperte. Un ulteriore dato significativo, che testimonia una crescente attrattività del nostro ateneo, è quello relativo agli iscritti provenienti da altre regioni, generalmente in crescita negli ultimi 3 anni e con un incremento di addirittura il 9% nel 2023. Nell’ultimo anno accademico, grazie al determinante apporto della Regione Calabria, sono state assegnate ben 1.625 borse di studio. Ciò ci consente di collocarci al primo posto per l’indicatore Borse di studio nell’annuale classifica Censis (2024/2025) delle Università Italiane fino a 10.000 studenti. Nella medesima classifica, per l’indicatore Strutture, dato rilevante, occupiamo un’ottima seconda posizione. Importanti indicatori ufficiali confermano l’efficacia delle azioni messe in campo negli ultimi anni per aggiornare, migliorare e promuovere l’offerta didattica, ridurre gli abbandoni, favorire la carriera degli studenti. Risulta inoltre in crescita il dato che indica il livello di attrattività dell’Ateneo rispetto agli studenti Erasmus stranieri in mobilità incoming.
Il nostro Ateneo presenta una didattica avanzata e continuamente adeguata alle esigenze del mercato del lavoro e del territorio, contribuendo in modo significativo ai benefici economici e sociali della comunità. In questo contesto, è particolarmente rilevante l’avvio del Polo Universitario Carcerario, grazie alla sensibilità ed alla disponibilità della Dirigenza Carceraria, per garantire il diritto allo studio universitario anche ai detenuti. Per la prima volta avremo un importante supporto alla struttura amministrativa dell’Ateneo ed alla sua efficienza, in tema di miglioramento dei servizi, grazie all’adesione al programma “Le Università per la cultura sociale”, nell’ambito del Servizio Civile Universale promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono 60 i giovani volontari, di età compresa tra 18 e 28 anni assunti in questi giorni nell’ambito di tale iniziativa che determina, inoltre, un impatto socioeconomico rilevante per il nostro territorio e rappresenta per gli stessi un’occasione di sviluppo professionale, culturale, economico e sociale.
Per rimanere in ambito sociale, riteniamo di aver fatto una buona cosa aderendo con entusiasmo all’iniziativa internazionale dei Corridoi Universitari per Rifugiati “University Corridors for Refugees (Progetto UNICORE), in collaborazione con la Charitas Diocesana, mettendo a disposizione ben 4 borse di studio. Siamo alla fase finale: 4 studenti africani rifugiati in Senegal, presto arriveranno presso il nostro Ateneo per immatricolarsi in discipline agrarie. Con entusiasmo abbiamo aderito all’iniziativa del Garante per l’Infanzia della Calabria che prevede un accordo finalizzato alla cooperazione per attività di sensibilizzazione, formazione iniziale e continua dei Tutori Volontari di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) della Calabria.
L’Ateneo promuove la rimozione delle barriere di natura economico-sociale e individuale, mediante l’erogazione di benefici economici e di servizi alla persona, attraverso le azioni del Diritto allo studio. I nostri servizi prevedono già, ad esempio, agevolazioni nel campo della mobilità, grazie agli accordi con Trenitalia e con la Municipalizzata dei trasporti ATAM, contributi per gli alloggi e servizi abitativi a tariffa agevolata, servizi per le fasce deboli, un presidio medico sanitario, il potenziamento del servizio di Counseling Psicologico e servizi sportivi e per il tempo libero. Nell’ultimo anno, hanno visto la luce: la nuova Sala Cineforum di Ateneo ed il Bosco Urbano della Mediterranea, con oltre 5.000 alberi tipici della macchia mediterranea, attrezzato per una fruizione culturale e naturalistica da parte alla comunità accademica e della cittadinanza, in aggiunta alla recente apertura di un’area calistenica realizzata in altri spazi verdi di Ateneo. Sempre più numerosi ed estesi a più aree disciplinari sono gli Accordi Inter-istituzionali Erasmus e molto proficue sono le esperienze di Doppia Laurea e di mobilità con Università estere. La Cerimonia inaugurale è proseguita con gli interventi degli studenti Isabella Scardino presidente del Consiglio degli Studenti che si è detta onorata di poter parlare a nome di tutti gli studenti della Mediterranea, cuore pulsante di questa università che “ogni giorno dà l’opportunità di crescere non solo come professionisti, ma anche come cittadini del mondo, con una visione aperta, curiosa e innovativa” e dello studente Winner Ozekhome, che, dopo aver conseguito la laurea triennale in Ingegneria informatica, ha proseguito il suo percorso magistrale, commuovendo la platea col racconto della sua vita stravolta durante l’ultimo anno di liceo, quando un commando terroristico di Boko Haram, assaltando il suo Istituto, seminando morte e distruzione, lo obbligò ad un terrificante e disperato viaggio, in cerca di salvezza e libertà, per Winner “quando una passione ti brucia dentro, ti permette di mantenere fisso l’obiettivo della meta da raggiungere, cancellando i dolori e le sofferenze, che lungo il percorso si possono subire”.
Ha chiuso gli interventi della Cerimonia inaugurale il rappresentante del PTAB in Senato Accademico Marcello Spagnolo per il quale “il personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario della Mediterranea opera ogni giorno per far diventare sempre più il nostro Ateneo un centro di eccellenza ed un punto di riferimento per tutto il territorio ed è parte attiva nella costruzione di una Università più moderna, inclusiva e capace di rispondere alle esigenze di un mondo in continuo cambiamento”. A seguire si è svolta la Cerimonia di consegna della Laurea Honoris Causa ad Alberto Angela, con la Lavdatio tenuta da Giuseppe Bombino che ha definito l’illustre antropologo “un varco tra noi e la scienza, che ha saputo leggere e interpretare le dinamiche e gli equilibri, le evoluzioni e le fragilità di un ecosistema che non ha ancora del tutto rivelato la sua ancestrale memoria.
Alberto Angela rappresenta, soprattutto per i giovani, la più autentica e vera personalità in grado di affermare come la Conoscenza e il progresso culturale, tecnico-scientifico e civile siano le uniche opportunità per rispondere alle profonde trasformazioni socio-economiche e ai cambiamenti ambientali in atto a scala planetaria.”
Le motivazioni del conseguimento sono state illustrate dal neo Direttore del Dipartimento di Agraria Marco Poiana, “il Dottore Alberto Angela ha “elaborato” un uso sapiente del mezzo televisivo, facendolo divenire strumento di elevazione Culturale della Popolazione e di promozione della Conoscenza. Con particolare riferimento alla trattazione dei temi inerenti alle risorse naturali e agli equilibri ambientali, il modello di comunicazione attuato elegge lo spettatore ad interlocutore privilegiato del metodo scientifico, consegnandogli, in una dimensione filosofica inedita e creativa, la possibilità di partecipare alla conoscenza e alla scoperta. I Documentari da lui proposti evidenziano una matura conoscenza delle discipline biologiche e naturalistiche applicate ai sistemi naturali; con una divulgazione scientifica orientata alla conservazione e valorizzazione degli habitat naturali e delle foreste, sempre supportata da una significativa ed intensa attività di aggiornamento e di valorizzazione dei risultati e dei prodotti della ricerca scientifica”.
Il Dottore Alberto Angela con la sua Lectio magistralis, ha affascinato il pubblico presente che ha seguito il tema scelto per “Mediterraneo/a… sul mare della conoscenza”, con grande attenzione “Per parlare di questo “mare tra le terre” non potrei immaginare un luogo più adatto di Reggio Calabria, una città che da millenni incarna l’essenza di questo mare, un crocevia di popoli e culture che si sono intrecciate sulle sue sponde. Il Mediterraneo non è solo un mare, ma è una sorta di “teatro naturale” dove si sono svolti alcuni dei capitoli più significativi della storia umana, rendendolo un luogo unico al mondo.
“Questo mare, che funge da ponte tra mondi diversi, ha dato origine a concetti che hanno permeato la nostra vita quotidiana, come il clima mediterraneo e la dieta mediterranea. Questi non sono semplici parole, ma un intero ecosistema e uno stile di vita i cui caratteri sono ben noti in tutto il mondo. L’idea di “Mare Nostrum”, evocata un tempo dai Romani, deve essere recuperata e reinterpretata. Pur essendo numerose le nazioni e i popoli che vi si affacciano, il Mediterraneo deve ora diventare realmente il “Mare nostro”, in cui “nostro” non è da intendersi in termini di possesso, ma di appartenenza. Ognuno di noi è parte integrante di questa ricchissima eredità e non possiamo sottrarci, a nessun livello, alla creazione di un percorso comune che condivida la responsabilità della sua protezione”, tra i passaggi più significativi delle lunghe argomentazioni condivise dall’illustre ospite.
Ha concluso l’evento il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto “Il sistema universitario calabrese è intimamente legato al futuro della Calabria, che sta dimostrando di avere eco-distretti del sapere di grande eccellenza. Tutti gli atenei calabresi stanno crescendo con studenti straordinari. L’impegno delle istituzioni è quello di creare le condizioni affinché questi giovani possano rimanere in Calabria”. Sono convinto che seminare tanti saperi in una parte del Paese, in Calabria, che può essere un hub per l’Europa verso il Mediterraneo e i Paesi che si affacciano su esso, significa prepararsi a fare della Calabria una regione centrale in Europa. Ed allora, avere eco-distretti del sapere significa prepararsi a non perdere questa occasione. Credo che il sistema universitario calabrese sia così solido da essere pronto a questa sfida. E la circostanza della consegna di una laurea honoris causa ad un’icona della cultura italiana come Alberto Angela dimostra che c’é grande interesse nei confronti dell’Università Mediterranea da parte della comunità culturale ed accademica italiana”.