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giovedì, Novembre 21, 2024
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La replica del Partito Democratico di Siderno

Riceviamo e Pubblichiamo la replica, degli Assessori e consiglieri del gruppo del Partito Democratico di Siderno, all’articolo uscito sul nostro giornale dal titolo: “Il governo Fragomeni sta spingendo Siderno verso un punto di non ritorno”. Per ora, al comunicato di replica, non rispondiamo. Solo per ora…

Egregio Direttore di www.rivieraweb.it, ci dispiace.

Ci dispiace essere costretti a replicare a uno scritto pubblicato dal giornale da Lei diretto e che in larga parte travalica il sacrosanto esercizio di critica, scadendo nella contumelia e nell’offesa personale.

S’intitola “Il governo Fragomeni sta spingendo Siderno verso un punto di non ritorno”, ed è firmato con uno pseudonimo – “Roderigo De Castiglia” – col quale si prova a riproporre la firma “Roderigo di Castiglia”, usata da Palmiro Togliatti per i suoi interventi su “Rinascita”.

Sulla riuscita del tentativo e sulle comparazioni diacroniche del caso, lasciamo che siano i vostri lettori a pronunciarsi.

Quello che cogliamo, invece, dal contenuto del pezzo pubblicato è la volontà del suo anonimo estensore di riversare sulla persona del sindaco Fragomeni e sull’amministrazione comunale democraticamente eletta nell’autunno del 2021 (dopo tre anni di gestione commissariale) l’ormai consueto carico di ingiurie, insulti gratuiti e basse insinuazioni che poco hanno a che fare col diritto di critica, riversato da una testata che non pubblica quasi mai i comunicati stampa diramati dal Comune (coi quali si dà notizia dell’attività amministrativa), apparendo capace di guardare i fatti solo con le lenti dell’odio e, in spregio a ogni norma di deontologia professionale, di fatto riduce la propria attività a quella di una sorta di “house organ” di alcuni esponenti dell’opposizione e dei loro sodali, come si coglie in maniera lampante da qualche citazione contenuta nello scritto.

Tutto ciò determina una visione inevitabilmente parziale e distorta della realtà, con la quale viene assecondato il livore di chi, per mero interesse di bottega, considererebbe Siderno una città degradata e in preda ai disservizi, tacciando chi amministra di «arretratezza culturale e pigrizia», oltre che organizzatrice di «piccole manifestazioni a pioggia e clientelari».

A cosa si riferisce? Alle tre edizioni di “Immersi nel Blu” nel rione Sbarre, considerata la manifestazione più bella della zona e finanziata perché la nostra città è da cinque anni Bandiera Blu Fee? Oppure alla seconda edizione del Festival del Libro e del Fumetto “Mondi Possibili” che ha animato lo scorso fine settimana il borgo medievale di Siderno Superiore ed è finanziata grazie al titolo di “Città che legge” ottenuto durante il nostro mandato amministrativo? O alla Fiera di Portosalvo, che dopo anni di caos organizzativo e amministrativo è diventata più ordinata, attrattiva e trasparente che mai?

Poi, si persevera nella polemica sui lavori – assolutamente necessari e indifferibili, stando alla comunicazione ufficiale di RFI – sul passaggio a livello di via Torquato Tasso che hanno comportato opere ulteriori rispetto a quelle inizialmente previste e la cui mancata realizzazione avrebbe messo a repentaglio l’incolumità di chiunque volesse attraversare i binari. Una polemica che si commenta da sola, così come il richiamo nostalgico ad amministrazioni di 30-50 anni fa, quando si operava nel quadro di un ordinamento legislativo completamente diverso e in vigenza del quale sui Comuni non gravavano quegli obblighi economico-finanziari, normativi e procedurali, che oggi complicano l’attività di chi amministra. Di cosa ha nostalgia l’anonimo estensore? Di chi realizzava strutture fisse abusive sul litorale e sul lungomare sapendo che nessuno avrebbe fatto i dovuti controlli, mentre oggi le opere abusive vengono demolite e chi commette illeciti viene sanzionato?

L’abbiamo detto da subito a gran voce: indietro non si torna! Non si torna ai tempi in cui il Comune non incassava i tributi e rimaneva sordo ai ripetuti richiami della Corte dei Conti, accumulava debiti che ora questa amministrazione sta pagando, e in alcuni casi non esigeva la riscossione di crediti accumulatisi per milioni di euro, chiudendo un occhio (e anche due) in cambio di benefici per qualche congiunto. Ha nostalgia delle amministrazioni che sperperavano denaro, determinando le condizioni per la dichiarazione di dissesto di un paio di lustri fa? O di quelle che facevano assurgere il Comune di Siderno alle cronache nazionali e internazionali per essere stato amministrato da chi subiva condanne in via definitiva per gravi reati associativi?

Indietro non si torna!

Giova ricordare ai lettori di “Roderigo De Castiglia” che la nostra amministrazione, ha fin da subito ottimizzato alcuni servizi essenziali come la gestione integrata dei rifiuti che erano, prima delle elezioni dell’ottobre 2021, in grave affanno. In due anni siamo diventati un modello per tutta la regione, riuscendo ad abbassare l’ammontare della Tari a carico dei cittadini, mentre gli altri comuni (vicini e lontani) si sono visti costretti ad aumentarla per coprirne i costi.

Consegneremo alla città, prima della fine del mandato, quello che si era perduto nei decenni precedenti: il centro polifunzionale, la piscina, i campi sportivi di Mirto e Siderno Superiore, la messa in sicurezza delle parti più fragili di Siderno Superiore, uno stadio finalmente curato, una villa comunale completamente fruibile e una città più bella, accogliente e attrattiva che mai.

Con buona pace delle cassandre e di chi, come “Roderigo De Castiglia”, auspica una fine anticipata del nostro mandato amministrativo.

I tempi delle grosse coalizioni che vincevano le elezioni con l’85% dei voti e poi, dopo un anno, le loro maggioranze si reggevano col voto determinante del sindaco in Consiglio perché avevano perso quasi metà dei consiglieri, appartengono al passato.

Il sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza che governa Siderno sanno bene che la governabilità è un valore.

Ci siamo assunti un impegno chiaro coi nostri concittadini e lo porteremo avanti fino alla fine, creando le condizioni per proseguire il lavoro iniziato anche nel successivo mandato.

Perché non servono “geni della politica” per amministrare una città bella e piena di risorse (ma anche complicata e controversa) come Siderno. Servono persone competenti e in grado di agire con buonsenso e in ossequio alla legge, restituendo alla Città quella normalità che si era persa nel decennio del dissesto e dei due scioglimenti e conseguenti commissariamenti.

I cittadini lo hanno capito bene due anni fa. E la loro volontà non può essere sovvertita ora. Nemmeno da “Roderigo De Castiglia”.

Assessori e consiglieri del gruppo del Partito Democratico

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