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venerdì, Novembre 22, 2024
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25 aprile la Festa della Libertà!

Ilario Ammendolia ci fa riflettere sul significato intrinseco del 25 aprile, sulla conquista della libertà e su come, oggi, la si dovrebbe difendere.

Il 25 Aprile è Festa della Liberazione, siamo liberi di pensare e non è facile in tempo di pensiero unico. Da molto tempo la guerra è diventata il mio pensiero “politico” dominante e, forse perché mi sembra di scorgere un pericolo reale, a volte, quasi imminente del conflitto, mi è insopportabile l’idea stessa che qualcuno si arroghi il diritto di decidere sulla nostra vita. Anzi sulla nostra morte.

Soffro al solo fatto che si consideri possibile e giustificabile una tale follia.

Non è stato lo “Stato” a metterci al mondo e non può essere un governo – un qualsiasi governo – a decidere la nostra sopravvivenza.

Sono nato a ridosso dell’ultima guerra mondiale e ho bevuto con avidità i racconti dei reduci, degli invalidi, delle famiglie che avevano avuto caduti nei due conflitti mondiali, tra cui la mia.

La domanda che mi sono posto sin dall’infanzia è stata state: chi aveva il diritto di decidere una tale strage e perché?

Non c’è alcuna risposta. Le uniche guerre che ho visto da vicino sono state le guerre di ndrangheta. Qualcuno dirà: che c’entrano?

C’entrano eccome! Intanto, perché sono stupide come tutte le guerre e feroci come sanno essere gli uomini quando diventano belve. per quanto vi possa sembrare assurdo, la logica, anzi la follia, è la stessa.

Con una differenza, Brusca, che solo a vederlo in TV causa repulsione e nausea, ha ucciso il piccolo Santino De Matteo. Non può invocare alcuna giustificazione, ai nostri occhi Brusca è il volto del male. Ma Netanyahu-(solo per esempio) – che di bambini ne fa uccidere un centinaio al giorno  non lo si può essere ricevere col picchetto di onore.

Se noi consideriamo diversi Brusca da Netanhyau non è perché lo siano veramente ma perché il Potere è abile a mimetizzare uomini tra gli stucchi dorati dei palazzi, , le bande militari, le alte uniformi, l’ostentazione delle armi.

È il rito che ce li fa apparire diversi.

Sono i fumi che non ci fanno cogliere la loro reale dimensione…ma il sangue versato è sempre rosso ed è sangue umano. Mi hanno insegnato che la società moderna ha alla base un “contratto sociale” attraverso cui noi rinunciamo ad una parte consistente della nostra libertà per preservare beni importanti, tra cui la vita. Nel momento in cui un governo ci chiede il sacrificio della vita o mette in pericolo quella dei nostri figli, abbiamo il diritto di riprenderci, e per intero, la nostra libertà. Abbiamo il dovere della disobbedienza.

Non farlo non è saggezza ma viltà.

In questi anni, senza consultarci, ci hanno imposto una tangente mafiosa per finanziare le guerre in atto attraverso l’aumento dei beni di prima necessità, ora non basta più perché il rischio di guerra è sempre più reale e mentre i soldati sul fronte continuano a morire i mercati continuano a vendere armi e morte.

Non penso che la Meloni voglia la guerra, (agevolare il mercato delle armi si) ma ormai è incastrata in un meccanismo in cui il suo peso specifico è quasi zero.

Ancora una volta decideranno i GRANDI”.  (e non solo politici)

Se potessero parlare i 60.000.000 milioni di morti dell’ultima guerra mondiale, i gasati dei campi di sterminio, gli abitanti di Hiroshima e Nagasaky del 1945, ci direbbero che in realtà i “GRANDI” altro non furono che piccoli uomini a volte stupidi, altre volte folli o banali, sempre crudeli e bramosi di potere.

I loro fantasmi hanno lasciato l’inferno…

Ma noi possiamo essere, anzi siamo più forti.

Dobbiamo solo recuperare il pensiero critico, la memoria storica, la lucidità per comprendere che il genere umano è sospeso tra il baratro e grandi opportunità.

Tra un futuro fantastico e il ritorno all’età della pietra.

Ripeto, Il 25 Aprile è la festa della Libertà.

Una data troppo bella per sprecarla con la retorica.

Troppo importante per pensare alla percentuale elettorale di un partito o a un mero cambio di governo.

Il vero scontro in atto non è tra elettori di destra e di Sinistra.

Lo scontro vero è (o dovrebbe essere) tra uomini liberi da una parte e un Potere oscuro che tende sempre più a sganciarsi dal patto sociale per diventare onnipotente e assoluto. Un Potere folle.  Il nostro modo per onorare il 25 Aprile è tentare di bloccarlo prima che sia troppo tardi.

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