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venerdì, Aprile 19, 2024
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Ferragosto agitato alla pineta di Sant’Ilario

Una cittadina scrive alle istituzioni per raccontare l’increscioso avvenimento successo il giorno di Ferragosto, presso la pineta sita nelle vicinanze del mare di Sant’Ilario dello Jonio.

Gentilissimi,

vorrei condividere con Voi un’esperienza per me triste, con l’augurio che possiate intervenire nei propri ambiti di appartenenza.

Il giorno di Ferragosto u.s., come da tradizione, organizziamo con la mia famiglia di trascorrere la giornata presso la pineta sita nelle vicinanze del mare di Sant’Ilario dello Jonio, vicino Locri.

Arrivo con lo zio alle 6 del mattino per riservare un tavolo, ma la scena che ci troviamo davanti è dei tavoli apparecchiati con una piccola asciugamano del mare o tovaglia.

Noi e una signora di Bologna, giunta poco dopo di noi, decidiamo di non arrenderci dinanzi all’arroganza di certa gente che si impossessa di un bene pubblico ed attendiamo l’arrivo di queste persone.

Quando giungono le rispettive persone ci costringono a far intervenire i carabinieri in quanto la comunicazione diventa aggressiva, minacciosa, tipica di chi vuole bullizzare e spaventare.

Un tavolo di persone “fragili” accetta il discorso dei carabinieri intervenuti alle ore 10 e vanno via.

Quando arrivano le altre famiglie ci ricostringono a  richiamare i carabinieri alle 11.30 in quanto convinti che bisogna rispettare gli usi e costumi del “si è sempre fatto così!”, che loro appartengono a quel territorio e si presenta ad un signore, venuto in nostro soccorso, dicendogli: “SONO IL CUGINO DI…..”.

Dinanzi a temperamenti aggressivi e focosi non si deve arrivare allo scontro e con carabinieri e  zio decidiamo di ritornare  a casa.

Ho l’immagine stampata di quei 4 figli minorenni  che assistono al fare minaccioso del padre che, con forza e prepotenza, riesce a raggiungere il suo scopo.

Come potranno questi piccoli oggi e futuri cittadini domani non imitare il comportamento del genitore se nessuno trasmetterà loro il senso dell’educazione civica.

Vorrei rafforzare la tesi pedagogica di incontrare questi piccoli a scuola e negli oratori, se riusciamo a “prenderci” questi bambini e far  capire loro la bellezza della condivisione e non dell’innalzare i muri. Se non arriviamo a cambiare queste piccole cose non si potrà arrivare a quelle grandi.

La mentalità mafiosa si costruisce proprio dall’arroganza di questi comportamenti e dal non rispettare il bene pubblico!!!

Al Direttore generale di Calabria Verde ed al Sindaco del comune di Sant’Ilario di intervenire con un regolamento rigido da affiggere in pineta; ricordare che si tratta di un bene pubblico e come tale non ci si appropria come , quando e nelle modalità più consone al soggetto privato, ma vige la regola del buon senso, che per alcune persone non esiste!!!

Al Sig. Prefetto ed al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale chiederei loro di aumentare gli incontri nelle scuole tra forze dell’ordine e studenti, ove si affrontano argomenti di civiltà ed inciviltà, in modo da far capire loro  le conseguenze di taluni atteggiamenti.

Al Vecovo della Diocesi di Locri – Gerace vorrei chiedere perché al nord vi sono centri estivi che iniziano il 10 giugno e finiscono il 30 luglio a costo zero,  sostenuti dal comune, mentre qui tutto diventa sempre difficile da realizzare.

Al Direttore de La Riviera chiederei di poter sintetizzare la mia esperienza negativa di persona del sud che vive al nord, con la speranza che qualcuno di questi personaggi, mafiosi o stranieri arroganti, possano capire “con le buone” che la pineta è un bene pubblico!!!!

Distinti saluti

Cinzia Sabatino

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